Descrizione
Riparati nelle cappelle laterali, i tredici maggio ancora conservati a Notre-Dame de Paris sono stati fortunatamente risparmiati dall’incendio dell’aprile 2019 che ha gravemente colpito la cattedrale. Il grande pubblico ha scoperto, in questa occasione, l’esistenza di questa eccezionale collezione di settantasei dipinti religiosi del Grand Siècle, vero e proprio primo museo della pittura francese.
Il 1° maggio di ogni anno, dal 1630 al 1707, la confraternita degli orafi parigini offrì a Notre-Dame un dipinto di grande formato (circa 4,50 m per 3,50 m) in omaggio alla Vergine Maria. Questi maggio, disposti sui pilastri della cattedrale, furono dispersi durante la Rivoluzione. I soggetti, a volte inediti, erano decisi e controllati dai canonici di Notre-Dame. Illustrano gli Atti degli Apostoli, i Vangeli oi temi fondanti della Controriforma. La maggior parte dei grandi artisti del periodo, tra cui il primo pittore Charles Le Brun, Eustache Le Sueur, i Coypels, Laurent de La Hyre, Joseph Parrocel o i fratelli Boullogne, parteciparono così al rinnovamento dell’iconografia religiosa in un momento di relazioni complesse tra la Chiesa di Francia, la monarchia e il papato.I cinquantadue maggio che si trovano oggi, alcuni arrotolati nelle riserve e in attesa di restauro, sono divisi tra Notre-Dame, il museo del Louvre, musei provinciali e varie cattedrali e chiese. Disegni, schizzi, incisioni, repliche o copie forniscono un utile resoconto di quasi tutti i maggio mancanti. L’iconografia completa di questo ciclo unico è finalmente completamente restaurata, in un’opera tanto attesa da storici e storici dell’arte.
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