Descrizione
Questo è il primo catalogo della collezione di ceramiche della prima età moderna a Courtauld. I pezzi della collezione mostrano brillantemente l’abilità dei ceramisti e della ceramica pittori operanti al tempo di Raffaello e Tiziano. La maiolica è una delle espressioni più rivelatrici dell’arte rinascimentale. È straordinaria gamma di colori mantengono la vividezza che avevano quando hanno lasciato il forno del vasaio. I ceramisti italiani assorbirono tecniche e forme dal mondo islamico e incorporarono ornamenti e soggetti dalle arti dell’antica Roma. Questo nuovo approccio alla lavorazione della ceramica, combinato con l’invenzione della stampa, della xilografia e dell’incisione, ha portato a uno straordinario tipo di ceramica dipinta, elogiata da Vasari nelle sue Vite degli artisti per”superando l’antico con la sua brillantezza di smalto e varietà di pittura”. La collezione vanta un magnifico gruppo di vasi realizzati durante l’alto Rinascimento, l’età d’oro della maiolica italiana. Comprende preziosi e delicati lustri di Deruta con immagini derivate dal Perugino e Raffaello, oltre a vasi dipinti in uno stile narrativo della pittura su ceramica noto come istoriato. I punti salienti includono vasi raffiguranti episodi tratti dalle prime Bibbie stampate del Rinascimento. La maiolica istoriata fiorì particolarmente nelle terre dei duchi di Urbino, che promossero questo mestiere inviando ceramiche dipinte a prestigiosi mecenati in tutta Europa. Emblemi e dispositivi dipinti sulla ceramica ci aiutano a capire che erano destinati per essere utilizzato e apprezzato dalle élite nella società rinascimentale, come i Medici e altrigrandi famiglie toscane. Il catalogo includerà due regali recenti al Courtauld, un raro piastrella della famosa patrona delle arti Marchesa Isabella D’Este, e un piatto raffinato dipinto con la storia di Diana e Atteone. Nella collezione sono rappresentati tutti i maggiori centri ceramici rinascimentali, tra cui Siena, Faenza e Venezia, oltre a splendidi esemplari delle misteriose giare da farmacia realizzate ai piedi del monte del Gran Sasso nel comune di Castelli d’Abruzzo. Questi risultati dell’arte della ceramica nel primo periodo moderno sono completati da fine esempi di ceramica ottomana, nonché esempi di lustro valenciano. Il saggio introduttivo di Sani sul collezionista vittoriano Thomas Gambier Parry getterà nuova luce sullo sviluppo di questa affascinante collezione, collegando la pratica artistica di Gambier Parry e il suo collezionismo e rivelando nuove intuizioni sul suo gusto di collezionista. Ogni voce dettagliata scopre una ricchezza di nuove informazioni sulla provenienza dei pezzi.
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