Descrizione
Gli anni tra Ottocento e Novecento sono caratterizzati da inquietudini, anche politiche, sociali, religiose, e da sperimentazioni artistiche. In una diffusa ricerca di novità, di superamento di orizzonti, di un’arte “futura” capace di scardinare e rivoluzionare antiche pratiche, molti artisti, pittori e scultori di formazione tradizionale, cominciano a dedicarsi assiduamente alle arti decorative, all’illustrazione, al design.La traduzione di nuove tendenze estetiche – si pensi al simbolismo – trova un facile canale di diffusione anche attraverso lungimiranti attività commerciali, come quella di Arthur Lasenby Liberty, fondatore degli omonimi grandi magazzini londinesi, nome che ben si prestava al prepotente desiderio di affrancamento dai canoni tradizionali espresso da critici e artisti delle ultime generazioni; o di Siegfried Samuel Bing, che diede al suo negozio parigino il nome di “Art Nouveau”, presto sinonimo di quel gusto e di quello stile destinati a dilagare rapidamente in tutte le nazioni europee. È in questo solco che, pur nella varietà di espressioni e forme, ritroviamo in ogni paese, in ogni settore artistico, alcuni profondi e riconoscibili tratti: Art Nouveau, liberty, Jugendstil o Arte nuova è lo stile che viene applicato agli arredi urbani, all’architettura, alla moda, agli oggetti di uso quotidiano che vedono la luce agli albori di quei rivolgimenti economici e sociali che nel giro di breve tempo mutarono così radicalmente l’aspetto dell’Europa. Liberty è in un certo senso l’approccio stesso al secolo e a tutto ciò che, prima delle rotture delle avanguardie, appare nuovo, fresco, dinamico, vivace.
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