Descrizione
Pittore e teorico, nato a Mosca, Wassily Kandinsky (1866-1944) è uno dei primissimi attori della modernità artistica. Il fondatore del Blaue Reiter (1911) a Monaco, apostolo del colore e della risonanza interiore, influenzato dai suoi scritti e dalle sue ricerche pittoriche in diversi movimenti o scuole artistiche, dal Dada al Bauhaus – dove insegnò dal 1921 al 1933 – passando per De Stijl e il costruttivismo russo.Ammirato da André Breton, amico di Marcel Duchamp, vicino a Paul Klee e Hugo Ball, intrattenne vivaci scambi anche con i musicisti del suo tempo come Arnold Schönberg o Thomas von Hartmann. L’autore di On the Spiritual in Art (1911) ha lasciato una notevole collezione di dipinti, ma anche incisioni, poesie e composizioni sceniche, che si dividono tra impressioni (impressioni del mondo esterno), improvvisazioni (impressioni dell’interno) e composizioni ( inasprimento dei due precedenti). Attraversata da due dinamiche attive, una che va dal figurativo all’astratto, l’altra dal profano al sacro, l’opera di Kandinsky nasconde un insieme di immagini velate, portatrici del messaggio dell’astrazione e del suo inventore, che hanno trasformato il nostro rapporto con la rappresentazione. Specialista riconosciuto a livello internazionale dell’opera e del pensiero di Kandinsky, Philippe Sers presenta il percorso dell’artista nella sua coerenza e nella sua evoluzione interna. La sua analisi si basa sull’eccezionale documentazione a cui ha avuto accesso fin dall’inizio del suo lavoro, nello studio stesso dell’artista: gli scritti autobiografici, i testi teorici e la corrispondenza del pittore gettano una luce radicalmente nuova su un percorso creativo di eccezionale fecondità
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