Descrizione
Le collezioni di tipo famigliare sono, soprattutto oggi, da considerarsi una rarità. In genere, la passione del collezionista rimane un interesse solitario e, dopo di lui, la famiglia decide sovente di metter all’asta la raccolta oppure di farne dono a un museo o a una fondazione.Diverso è il caso della raccolta di Alberto e Carlo Colli, vero esempio di interesse famigliare condiviso per gli oggetti d’arte e in particolare per la porcellana, passione a cui partecipò attivamente anche Olga, consorte di Alberto e madre di Carlo.La passione per la produzione di Doccia e per la sua originalità contrassegna anche le scelte di Carlo Colli, che ha voluto concentrarsi soprattutto sulla porcellana di Carlo Ginori, riservando le sue preferenze sempre a oggetti di prima qualità non esenti da interessanti spunti di studio e di ricerca. La vasta e unica raccolta viene oggi tramandata e fatta conoscere al pubblico grazie al catalogo redatto con attenzione a inediti documenti d’archivio da Alessandro Biancalana, affiancato dalla moglie Laura Pergola.In una raccolta dedicata alla manifattura di Doccia non potevano ovviamente mancare le sculture: fra queste, affascinanti sono gli esemplari dei cosiddetti “personaggi istrioni”, una delle innovazioni del primo periodo, legate più di altri ai prototipi viennesi e scelti consapevolmente da Carlo Ginori come essenziali per decorare i centro tavola secondo un programma iconografico che proprio nel secondo quarto del Settecento era stato codificato nelle corti europee.
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