Descrizione
Lo straordinario rapporto artistico tra Canaletto (Venezia 1697-1768) e Bernardo Bellotto (Venezia 1722 – Varsavia 1780) è raccontato in questo volume in tutti i suoi aspetti: dal veloce e prodigioso apprendimento da parte del giovane nipote degli insegnamenti dello zio, che lo porta a diventarne l’alter ego nelle opere per i collezionisti inglesi, fino alla interruzione dei loro rapporti diretti, Canaletto a Londra, Bellotto nelle capitali europee Dresda e Varsavia. Sono quindi messi in luce gli interessi che Bellotto sviluppa nei suoi viaggi: la passione per le rigorose prospettive e per la resa precisa delle architetture, ma anche per il paesaggio e per il ritratto, temi moderni che lo differenziano decisamente dallo zio, ancorato allo splendido e ideale Settecento.
La recente riscoperta dell’inventario dei beni della casa di Bellotto a Dresda – qui presentato – offre, infine, una chiave di lettura della sua cultura e della sua personalità, una delle più inquiete e libere tra gli artisti del Settecento.
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