Descrizione
Simone di Filippo, ribattezzato “dei Crocifissi” nel Seicento per sottolineare il valore devozionale della sua produzione, è tra i protagonisti della pittura bolognese della seconda metà del Trecento. Autore di affreschi e tavole dipinte, è una personalità tipica di artista pienamente inserito nella realtà sociale, religiosa e politica di una città comunale italiana. Nonostante la quantità di opere firmate, relativamente alta per un pittore della sua epoca, la valorizzazione della sua figura ha dovuto attendere il secolo scorso e la riscoperta critica del Trecento bolognese da parte di Roberto Longhi.
Dopo aver ripercorso la vicenda degli studi, il volume esamina l’intera attività artistica di Simone, interrogandosi sulle questioni ancora aperte, dalla formazione a contatto con Vitale e gli altri protagonisti della pittura e miniatura bolognese del secondo quarto del Trecento, al dialogo con le novità neogiottesche e tardogotiche sul finire del secolo, ai problemi dell’organizzazione della bottega in vista di commissioni di diverso prestigio. Il catalogo ragionato, interamente illustrato, per la prima volta riunisce tutti i dipinti attribuibili all’artista, quelli già a lui riferiti in passato e quelli noti solo grazie alla citazione delle fonti.Il libro offre un fondamentale contributo alla conoscenza della pittura del Trecento italiano, concentrandosi su una delle principali figure di un centro di primo piano come Bologna, che continua a stupire e affascinare per l’originalità delle sue soluzioni rispetto alla più studiata produzione di area toscana.
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