Descrizione
Opere meravigliose tra dipinti, disegni, incisioni e miniature, fanno riscoprire la straordinaria abilità tecnica e creativa di Sinibaldo Scorza, maestro seicentesco ispirato dalla natura e dai racconti fiabeschi, in una grande mostra allestita dal 10 febbraio al 4 giugno a Genova, negli spazi di Palazzo della Meridiana.
Considerato il Durer genovese, l’artista ligure, poco noto al grande pubblico, è invece molto conosciuto e apprezzato dalla critica internazionale, tanto che molti dei suoi capolavori sono custoditi nelle raccolte dei maggiori musei del mondo, da Austin in Taxas alla National Gallery di Edimburgo.
Scorza nacque nel 1589 a Voltaggio, località dell’Oltregiogo, oggi in Piemonte, ma allora parte della Repubblica di Genova. Di nobili origini, ebbe il privilegio di un’educazione umanistica, preludio per l’accesso alle alte cariche dello stato. La passione per il disegno e la pittura lo portarono invece all’apprendistato artistico, compiuto nella bottega di Giovanni Battista Paggi a Genova, uno dei più quotati pittori dell’epoca. La fama conquistata in città lo portò presto a Torino, per ricoprire l’ambito ruolo di pittore di corte del duca Emanuele I di Savoia nel 1619. Qui si fermò sino al 1625, quando lo scoppio della guerra tra i genovesi e il ducato sabaudo lo costrinse ad un immediato ritorno a Genova…
L’importante rassegna, che si intitola Sinibaldo Scorza (1589-1631). Favole e natura all’alba del Barocco, è stata realizzata (con il patrocinio del comune di Genova e della Regione Liguria) grazie alla curatela di Anna Orlando, esperta di pittura fiamminga e genovese del XVII secolo.
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