Descrizione
Tra i protagonisti di alcune recenti mostre sul periodo tardo barocco fiorentino, Francesco Conti rappresenta con Giovan Domenico Ferretti, l’ultimo capitolo della gloriosa scuola pittorica fiorentina. La grande qualità della sua arte e insieme l’assoluta necessità di studi monografici che mettano ordine nell’ancora nebuloso panorama artistico settecentesco fiorentino, rendono di grande interesse la pubblicazione di questo ormai decennale studio. Francesco Conti, nato nel 1682 a Firenze, fu allievo di Simone Pignoni, per poi compiere gli studi a Roma grazie all’appoggio dei marchesi Riccardi, che lo protessero tutta la vita. Tornato nella città natale nel 1705, il pittore lavorerà, oltre che per l’illustre famiglia fiorentina, per altre importanti casate e anche per i Medici, nella persona dell’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa. Autore di numerose pale d’altare per chiese di Firenze e del contado, maestro della Pubblica scuola del Disegno e Accademico, il Conti è artista spesso bizzarro e anticonformista. Il suo stile, inizialmente improntato ad una alquanto personale interpretazione dell’austera tendenza tardo barocca romana, si lascerà sedurre dalla serenità del colore di Sebastiano Ricci per arrivare, intorno agli anni Trenta del Settecento, a realizzare opere di sorprendente originalità ed estro, al passo con i coevi raggiungimenti artistici delle maggiori scuole europee.
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