Descrizione
Oriente di fascino e mistero, di paesaggi sconfinati, di suggestive rovine, di terre lontane, di meraviglie ed esotiche bizzarrie. Quando la prima traduzione delle Mille e una notte si diffonde in Europa all’inizio del Settecento, nasce una nuova corrente di gusto che diventa presto una vera moda per tutto ciò che viene da Turchia, Persia ed Egitto e che vede in Alberto Pasini (Busseto 1826 – Cavoretto 1899), pittore e viaggiatore, uno dei suoi interpreti più raffinati. Quella di Pasini è una storia che contiene altre storie, dipinti come diari di viaggio, orizzonti immaginifici in cui lo spettatore può abbandonarsi, un vero e proprio reportage dall’Ottocento.
Il volume presenta così una pittura, quella di Pasini, che prende le distanze dal lavoro di tutti gli altri interpreti della stagione orientalista dell‘Ottocento, perché non si propone di presentare l’immagine dell’Oriente che il pubblico occidentale richiedeva e alla quale era abituato, ma di creare immagini nuove, aprendo un dialogo artistico con una cultura altra, attraverso la presentazione “dall’interno” dei suoi contenuti, usi, costumi, atmosfere.
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