Descrizione
Esaminando l’esplorazione della figura umana condotta dall’artista italiano per tutta la sua carriera, questo libro offre nuove prospettive sulla storia dell’arte del dopoguerra e contemporanea
Ampiamente considerato il protagonista centrale del movimento artistico italiano del ventesimo secolo Arte Povera, Michelangelo Pistoletto (nato nel 1933) è noto per i suoi Minus Objects che hanno definito il movimento e per gli iconici dipinti su specchio, così come per la sua recente pratica sociale che affronta la migrazione e il cambiamento climatico. Ciò che ha unito il lavoro di Pistoletto per oltre sei decenni, sostiene l’autore Tenley Bick, è il suo impegno persistente con la figura umana.
Questo libro traccia la figura come un filo conduttore attraverso la pittura, il fotomontaggio, la scultura, l’installazione, la performance e la pratica sociale dell’artista, dagli anni formativi della sua carriera negli anni ’50 a oggi. Bick colloca l’esplorazione della figura da parte di Pistoletto all’interno della cultura e della politica di sinistra dell’Italia e oltre negli anni ’60 e ’70 per esaminare perché, in un’epoca che per molti era definita dalla fine dell’umanesimo, Pistoletto si è aggrappato alla figura come strategia critica fondamentale. Con disegni e lavori di progettazione inediti, storie di mostre appena scoperte e approfondimenti ricavati da interviste con l’artista, questo volume riformula la nostra comprensione di un artista prolifico e della creazione artistica nel dopoguerra.
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