Descrizione
Il volume, concepito come monografia con catalogo delle opere e regesto documentario, ripercorre la carriera e il percorso artistico dello scultore Antonio Lombardo (1460? – 1516) tra Venezia e Ferrara. La disamina stilistica e l’interpretazione delle fonti s’intrecciano nel seguire l’emergere di Antonio all’interno della fortunata bottega del padre Pietro e accanto all’affermatissimo fratello Tullio. L’attività di Antonio a Venezia e in terra veneta appare intrinsecamente legata alle logiche della bottega di famiglia e alle commissioni di marca religiosa e patrizia, mentre con il trasferimento a Ferrara lo scultore diventa uno degli artisti di punta della corte estense retta da Alfonso I. L’aureo classicismo raggiunto dallo scultore viene confrontato con le esperienze di umanesimo letterario e la sete archeologica che percorre artisti e committenti tra la fine del Quattrocento e il primo ventennio del Cinquecento, restituendo una figura paradigmatica nel panorama del Rinascimento italiano.
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