Descrizione
Il libro, a cura di Germano Celant, ripercorre il percorso artistico di Arman (Nizza, 1928 – New York, 2005), in un sostanzioso excursus, in cui vicende personali si intrecciano con la storia e la scena artistica internazionale. Dal suo debutto nei primi anni ’50 fino alla firma del manifesto del Nouveau Réalisme nel 1960 e al trasferimento negli Stati Uniti, dove è influenzato dal New Dada e dalla Pop Art – la cronologia segue l’intera vita dell’artista, organizzata in sezioni, approfondendo periodo dei primi lavori al 1974. La ricerca dell’artista è incentrata sulle cose ordinarie e, come nota Celant, “L’intensificazione delle virtualità esistenziali dell’oggetto ha portato Arman ad esplorare aree tra il micro e il macro dell’abitare urbano: dal timbro al monumento. Ha mescolato materiali e prodotti, unità e serie, singolarità ed eterogeneità, stabilendo ordine e disordine, riuscendo a creare il flusso critico della realtà “. La narrazione è arricchita da una vasta esposizione pittorica: dalle Accumulazioni di oggetti industriali e di serie; alle Poubelles che registrano i rifiuti della società dei consumi; dalle celebri Colères, Coupé e Combustions, che attraverso varie lavorazioni smaterializzano gli oggetti privandoli di funzionalità; alla pittura, alle azioni e alle opere monumentali.
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