Descrizione
Il volume racconta l’avvincente avventura del Futurismo in un tempo in cui l’Italia accarezza il cambiamento e la città di Domodossola, tappa obbligata fra Milano e Parigi, vive una sua epoca d’oro, coinvolta nell’immaginario della modernità grazie alla prima automobile, una Panhard & Levassor del 1895, che supera il valico del Sempione nel 1905, l’apertura del traforo nel 1906, la prima trasvolata delle Alpi di Geo Chávez nel 1910.
Viene qui illustrato il passaggio dalla tradizione all’innovazione tra la fine dell’Ottocento e gli anni quaranta del XX secolo, dalle figure intime di Umberto Boccioni alle forme nuove di Dudreville e Prampolini. Si approda al cuore del linguaggio pittorico futurista con la velocità e il movimento che esplodono sulle tele di Giacomo Balla e culminano con il mito dell’aeroplano nell’Aeropittura di Gerardo Dottori, Monachesi, Cambellotti, Tato e Tullio Crali.
In un intreccio inedito e intrigante, gli eventi storici del capoluogo ossolano innescano suggestioni futuriste a partire dalle due fascinose sculture a misura d’uomo che indossano i costumi d’epoca della valle Anzasca e della valle Antigorio in dialogo con il propagandistico Costume italico di Fortunato Depero, per chiudersi con l’ala del Blériot di Chávez, il cui volo sui cieli del Sempione annunciò l’emancipazione dal limite dello spazio e del tempo: è il frammento del suo aereo che apre la sezione finale del volume dedicata all’ultima rivoluzionaria stagione futurista: l’Aeropittura.Storia e arte s’incontrano magistralmente per costruire lo spazio del futuro!
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.