Pierino da Vinci

Descrizione

L’opera si articola in tre parti: Nella prima, critica, la vita dell’artista, scritta da Giorgio Vasari, viene analizzata e confrontata con le fonti archivistiche. Viene elaborato quali sono i temi principali del testo e in che misura l’onore di Pierino è soggetto ai modelli storiografici dell’arte vasariana. In definitiva, la biografia di Aretin risulta essere una fonte molto attendibile sulla vita e l’opera dello scultore, da cui partire quando si analizzano le singole opere. I due capitoli successivi si rivolgono alle opere di Pierino, che Pierino ha creato per il suo mecenate e amico Luca Martini. Queste sculture e rilievi costituiscono il nucleo della sua opera e sono quindi adatti per essere visti nel contesto. Il secondo capitolo si concentra sul rilievo dell’Ugolino di Pierino. Il rilievo viene analizzato sullo sfondo della ricezione dantesca contemporanea, in cui la figura dell’Ugolino viene radicalmente reinterpretata, e posta in relazione alle intenzioni del committente, per il quale l’episodio su cui si basa il rilievo dal Inferno della Divina Commedia era di particolare importanza. Il terzo capitolo è dedicato a quelle opere di Pierino destinate a un luogo pubblico a Pisa. Il focus è sulle analisi di Dovizia, del rilievo restaurato pisano e del gruppo Sansone-Filisteo. Per il gruppo Sansone-Filisteo, che è per lo più sottovalutato nella ricerca, è stato ora possibile garantire il patronato precedentemente sospettato di Martinis sulla base delle fonti e ricostruire il sito di installazione originale. A ciò si collegano le considerazioni su un progetto di fermo immagine che non si è concretizzato, per il quale il rilievo restaurato pisano avrebbe dovuto fornire l’impulso. Il catalogo ragionato costituisce la seconda parte dell’opera. Il catalogo delle opere è suddiviso in quattro sezioni (sculture, disegni, opere perdute e attribuzioni rifiutate). La prima sezione del catalogo raccoglie le opere salvate di Pierino ed è ordinata in diversi gruppi senza interromperne la numerazione. La conoscenza acquisita viene poi riassunta in un capitolo riassuntivo. Sotto forma di una breve panoramica, l’opera di Pierino è classificata nell’arte del Cinquecento e la posizione che le sue opere vi occupano viene brevemente valutata. Nella terza parte, appendice al libro, c’è un excursus che tratta più in dettaglio la persona di Luca Martini, la sua vita, i suoi contatti con artisti contemporanei e la corte medicea. Più in dettaglio vengono discussi gli stretti rapporti tra il cortigiano e gli artisti nelle immediate vicinanze di Pierino, come Niccolò Tribolo, Battista del Tasso e Agnolo Bronzino. Sulla base di documenti già noti e in parte aggiunti di recente, vengono trattati in dettaglio la formazione, gli interessi, la poesia e i campi di lavoro di Luca Martini, che godeva della fiducia incondizionata del Duca come governatore del Duca a Pisa. Lo scopo dell’excursus è quello di far luce sull’ambiente personale e culturale di Pierino.