Descrizione
Creati per deliziare e coinvolgere il loro pubblico in innumerevoli visioni, le statuette di bronzo godevano di un’immensa popolarità con i sovrani e le classi ben istruite che le collezionavano tra il XV e il XVIII secolo. La Collezione Frick è stata lieta di avere, come la sua speciale mostra autunnale, i Bronzi Europei della Collezione Quentin, la prima presentazione pubblica di una collezione privata illustre e poco conosciuta dedicata all’arte di queste sculture di piccole e medie dimensioni. Raccolte in modo discriminante negli ultimi venticinque anni, le quasi quaranta sculture, principalmente in bronzo ma anche in terracotta o metallo prezioso, condividono un livello eccezionale di qualità, rivelando la straordinaria invenzione e la raffinatezza tecnica caratteristica delle opere realizzate quando la tradizione europea la statuetta era al suo culmine. La Collezione Quentin ha presentato alcuni dei migliori sforzi di generazioni di scultori europei. Le opere esemplari dei maestri italiani Giambologna e Susini erano rappresentate, come lo erano quelle dei loro contemporanei altrettanto dotati del Nord.
L’enfasi della Collezione Quentin è sulla figura umana idealizzata, e la raccolta della mostra di potenti ed eleganti nudi ha fornito ai visitatori un accesso mirato ai piaceri offerti dalla statuetta in bronzo. Al Frick, l’unico luogo di questa mostra, la maggior parte delle sculture è stata esposta come freestanding senza specchi – come nella stessa Collezione – in modo che i visitatori potessero apprezzare appieno le loro superfici delicatamente modulate e altamente dettagliate e le sottili differenze tra i bronzi patine colorate e laccate.
La mostra è stata accompagnata da un catalogo scientifico co-autore di Manfred Leithe-Jasper, Direttore Emerito, Dipartimento di Scultura e Arti Decorative al Kunsthistorisches Museum di Vienna, e scultore Patricia Wengraf. Comprendeva nuove ricerche e risultati tecnici, nonché un gran numero di illustrazioni comparative.
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