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Descrizione
Mentre l’Art Déco, ammirato da tutti all’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative del 1925, continua a diffondersi, fino alla fine degli anni ’30, insieme ai movimenti modernista e cubista nelle arti decorative, nelle Belle Arti e nell’architettura, molti pittori del periodo tra le due guerre come Boutet de Montvel, Courmès, La Patelière, Souverbie o Despiau hanno cercato di dare al realismo un volto nuovo, in sintonia con i tempi.
La città di Boulogne-Billancourt è al centro di questa spumeggiante creatività. Attratti dai terreni a prezzi accessibili, grandi industriali come Renault e Dassault, gli studi cinematografici di Boulogne e artisti come Paul Landowski, Marc Chagall e Juan Gris si stabilirono in questa città emergente. Le “Domeniche di Boulogne” di Daniel-Henry Kahnweiler, riunendo numerosi artisti cubisti, hanno contribuito a fare della città un centro culturale di primo piano.Testimone privilegiato di quest’epoca abbondante, il museo degli anni ’30 conserva nelle sue collezioni diverse centinaia di capolavori, in campi diversi come la pittura, la scultura, con i fratelli Martel, Jouve, Janniot o Bernard, le arti decorative, con complessi eccezionali di Ruhlmann , Leleu, Follot, Sue et Mare, Printz, Herbst, Sognot, Mallet-Stevens, arti grafiche o architettura. Andando contro una modernità troppo a lungo confinata al cubismo, all’astrazione e all’arte concettuale, offre uno sguardo unico su questo periodo ancora poco conosciuto.
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