Descrizione
In questo volume viene analizzato per la prima volta l’intero corpus di argenti, oltre duecento pezzi, in dotazione alla cattedrale dell’Assunta di Nardò e da secoli costipati in un apposito armadio del tesoro. La loro cronologia copre un arco di tempo che va dalla seconda metà del XVI agli inizi del XXI secolo. A commissionarli furono soprattutto i devoti vescovi della diocesi neritina, spesso provenienti dalle famiglie più in vista della capitale Napoli come i de Franchis, i Sanfelice e i Carafa. Ne discende una ricchezza di oggetti di alta qualità e grande rilevanza culturale che trova pochi riscontri in altre parti della regione. La produzione napoletana la fa ovviamente da padrone, con numerosi ed eccellenti protagonisti del barocco e del neoclassicismo come Giovan Battista Buonacquisto, Andrea De Blasio, Nicola De Angelis, Filippo Del Giudice, Gaetano Fumo, Francesco Manzone, Angelo Prizzi, Pasquale Schisano, Raffaele Parascandolo e Romualdo De Rosa. Queste sacre suppellettili sono affiancate da altri capolavori sei-settecenteschi provenienti da Roma, è il caso dei reliquiari di Urbano Bartalesi, e perfino da Parigi e da Lisbona, questi ultimi realizzati nel solco del revivalismo di fine Ottocento. Siamo certi che gli argenti di Nardò susciteranno l’interesse della critica come pure degli appassionati delle arti decorative.
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