Descrizione
Nel 1915 usciva la prima edizione del monumentale repertorio di Paul Schubring, Cassoni. Truhen und Truhenbilder der italienischen Frührenaissance. Ein Beitrag zur Profanmalerei im Quattrocento. Si trattava del censimento dei “cassoni” italiani, ovvero dei cofani nuziali, delle spalliere e dei pannelli da studiolo che decoravano le dimore italiane del Rinascimento. Lo studioso tedesco sottolineava il ruolo giocato da Verona nella produzione di questi dipinti, caratterizzati da iconografie assai originali e insolite, tratte dalla storia romana e dalla mitologia greca. Il catalogo di Schubring, composto da circa 70 numeri, viene qui riesaminato e raddoppiato, gettando nuova luce sul Rinascimento veronese. Verona emerge così per la sua eccezionale importanza in questa produzione, che la vede seconda solo a Firenze. Pur priva di una corte, la città scaligera appare in questo modo non più centro minore e subalterno, ma luogo inaspettatamente innovativo in un genere pittorico poco praticato nel panorama padano rinascimentale.
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