Descrizione
L’incontro di Chagall con la vetrata avviene sotto il duplice segno della cattedrale di Chartres e di Padre Marie-Alain Couturier, grande innovatore della concezione dell’arte sacra nella Francia di metà secolo. A Chartres, nel 1952, Chagall -studiò attentamente anche da fuori la forma e la tecnica delle antiche vetrate-(Franz Meyer). Metz, Sarrebourg, Magonza, Reims, Nizza, Zurigo. E poi ancora Gerusalemme e il Palazzo delle Nazioni Unite a New York. Sono solo alcuni dei luoghi testimoni del lavoro monumentale su vetro realizzato da Chagall, dopo questi incontri, tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta. Opere complesse, ma che sempre di più appassionarono l’artista, capace di coprire interi metri quadrati con armonie cromatiche e lineari dalla potenza narrativa e simbolica eccezionale. Fondamentale, nel processo di creazione dalla maquette alla vetrata, la simbiosi con il maestro vetraio, di Reims Charles Marq che, per poter riprodurre l’amplissima gamma cromatica voluta da Chagall, aveva ripreso la tecnica medievale della placcatura del vetro. Sui pezzi da lui composti, Chagall interveniva eliminando veli di colore, o aggiungendoli, tramite l’applicazione della grisaille, tecnica cisterciense che permetteva di ripassare intere campiture con l’acido, così da dare loro sfumature e matericità. Sylvie Forestier è stata curatrice presso il museo Château de Compiègne e capo curatore al Musée National des Arts et Traditions Populaires di Parigi, direttore incaricato del Musée National Message Biblique Marc Chagall a Nizza, e responsabile del Musée National Picasso a Vallauris e del Musée National Fernand Léger a Biot. Conservateur Général Honoraire du Patrimoine, ha studiato, con Marie-Thérèse Pulvénis de Séligny, i disegni di Mirò e i Papiers gouachés découpé di Matisse.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.