Da Piffetti a Ladatte

Dieci Anni di Acquisizioni alla Fondazione Accorsi-Ometto

Vol.1,for.16×24,pag.88,ill.54,b/n.40,col.14,lin.Ita

rilegatura in brossura

 

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Descrizione

Il Museo Accorsi-Ometto, nato per far conoscere uno straordinario patrimonio di arredi e di opere d’arte, ha tra i suoi compiti, oltre alla salvaguardia dell’arte del XVIII e XIX secolo, anche l’ampliamento delle proprie raccolte, mantenendo così inalterato il gusto e lo spirito collezionistico del fondatore, Pietro Accorsi.
Il volume illustra le acquisizioni operate negli ultimi dieci anni allo scopo di colmare alcune lacune espositive e, soprattutto, di ‘riportare a casa’ capolavori dell’arte piemontese che rischiavano di migrare all’estero o di perdersi nel labirinto del collezionismo privato. Tra questi, i tre gruppi scultorei in terracotta di Francesco Ladatte, lo scultore dei re di Francia e di Sardegna, e i mobili di Pietro Piffetti, autore di alcuni tra i più celebrati capolavori dell’ebanisteria barocca. Sono solo una piccola parte degli oggetti entrati in museo: ne sono altri esempi l’incantevole Venditrice di Amorini in biscuit di Meissen del 1790- 1800; le miniature francesi che ritraggono eleganti gentiluomini e nobildonne del XIX secolo; gli oggetti in porcellana della manifattura di Vincennes e della dinastia Qing montati su bronzi dorati, e ancora i ritratti dei Savoia di Louis-Michel van Loo e di Giovanni Panealbo, le Allegorie di Giuseppe Bernardino Bison, gli orologi francesi e gli argenti napoletani. Tutte opere che rappresentano un omaggio incondizionato alle arti decorative e, allo stesso tempo, uno spassionato amore per il bello.

Informazioni aggiuntive

Peso 1,5 kg
Editore

SILVANA

Anno

2018

Autore

Giulio Ometto Luca Mana

Catalogo d'Esposizione

Italia:Torino, Museo Accorsi-Ometto, febbraio – giugno 2018

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