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Descrizione
Quest’opera presenta l’incomparabile corredo di circa cinquecento “bronzetti” del Rinascimento italiano custoditi nel dipartimento Oggetti d’arte del Museo del Louvre: sculture a tutto tondo, rilievi, targhe, oggetti di uso quotidiano e medaglie, una produzione che va dalla prima metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento. Nel catalogo, stabilito cronologicamente secondo l’ordine di iscrizione delle opere in raccolta, l’autore ha scelto di mantenere solo criteri oggettivi: provenienza, bibliografia, iconografia, storiografia, critica storica. È nei saggi della prima parte del libro che l’autore condivide con il lettore, a volte non senza malizia ma sempre con attualità, le sue riflessioni sulle nozioni di unico e multiplo, di artista e bottega, di repliche e falsificazioni. È anche lì che troveremo i nomi di Filarete, Pisanello, Donatello, Riccio e altri meno famosi di loro, debitamente inseriti nel contesto. In ognuno dei capitoli, concepiti in modo autonomo ma in risonanza tra loro, sono quindi queste domande fondamentali, poste senza trucco né vergogna, che mettono in discussione la storia del bronzo rinascimentale italiano. Philippe Malgouyres fornisce alcune risposte a queste domande che a sua volta ci invita a riflettere, a volte sfidando alcune idee ricevute e aprendo così nuove strade per la ricerca. È quindi alla riscoperta di queste opere e all’esplorazione di un nuovo metodo di indagine che Philippe Malgouyres ci invita attraverso questo lavoro che ci spinge a dare uno sguardo rinnovato a questi misteriosi “bronzetti” italiani del Rinascimento.
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