Descrizione
Daniele de Bosis, originario di Milano ma cittadino di Novara, fu il caposcuola della bottega dei suoi figli, Arcangelo e Francesco. Attivi fra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, i de Bosis furono artisti semplici, interpreti sensibili della cultura figurativa tardogotica. Alle pareti delle chiese, i loro affreschi erano preghiere da recitare con gli occhi, chiavi d’accesso alla conoscenza del sacro. Le Madonne dai volti gentili, come ad esempio quelle dipinte da Daniele nella Chiesa della Madonna del Latte a Gionzana, declinano con grande delicatezza il tema dell’affetto tra madre e figlio, testimoniando d’altra parte l’attenzione per la moda del tempo, maturata nel contatto con la corte degli Sforza.La monografia, esito di una lunga e approfondita ricerca, ricostruisce per la prima volta il percorso dei de Bonis grazie a scoperte di affreschi sotto intonaco, decifrazioni iconografiche e qualche colpo di scena. L’analisi del loro taccuino figurativo, dai colori modulati in accosto vivace, si trasforma tra queste pagine nel racconto di un’epoca, sospesa tra quotidianità e trascendenza. Storia illustrata di Madonne, principesse, santi e gente comune, il libro è anche un invito a mettersi in viaggio, alla scoperta della pittura tardogotica nelle terre del Piemonte orientale.
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