Descrizione
Il volume è il catalogo di un’affascinante mostra dedicata alla scultura in avorio, ritenuta dalla metà del Cinquecento in poi una delle massime e più sofisticate forme di espressione artistica. Valenti scultori, sia in Italia che nei paesi transalpini, e addirittura nelle colonie portoghesi e spagnole, si cimentarono in questa tecnica raffinatissima e difficile, che univa alla perizia dell’artefice la preziosità della materia prima, e in tutta Europa, imperatori e granduchi, papi e principi, altissimi prelati e ricchi banchieri si contesero l’operato degli scultori in avorio, dando vita a straordinarie collezioni di capolavori. Per quantità, per qualità e importanza dal punto di vista storico artistico, la raccolta medicea raggiunse livelli pari solo a quelli della corte imperiale di Vienna e di quella principesca di Dresda.
La mostra si articolerà in varie sezioni che percorreranno l’arte dell’avorio dal Quattrocento al maturo Rinascimento, fino all’esplosione del Barocco con opere di quegli artisti fiamminghi e poi di Leonhard Kern, François Duquesnoy e Georg Petel che operarono a lungo in Italia innalzando ai massimi livelli l’arte della scultura in avorio. La sezione denominata Geometria virtuosa raccoglierà infine gli avori torniti: esempi spettacolari della gara tra i più importanti tornitori tedeschi nel creare le figure più complicate, piccoli miracoli di virtuosismo tecnico che univano simbologia a numerologia, geometria e filosofia.
L’eccezionale evento ha conseguito dal punto di vista scientifico straordinari risultati, consentendo di attribuire capolavori fino ad oggi rimasti anonimi, nonché di ammirare, nuovamente riunite, opere d’arte andate nei secoli smembrate.
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