Descrizione
Jean Fautrier (1898-1964) è uno dei maggiori artisti del XX secolo. Formatosi alla Royal Academy di Londra, influenzato da JMW Turner, subito notato nel 1923 dalla collezionista Jeanne Castel, il suo stile è inizialmente figurativo e gioca sui contrasti di luce. Attinge alla realtà per trasfigurarla meglio, rinnova i generi del paesaggio, della natura morta e del nudo (in particolare con la serie delle opere nere) nel periodo tra le due guerre.
Pochi anni dopo, il suo approccio cambiò radicalmente e divenne molto più astratto. Inaugurò il movimento della cosiddetta arte informale, attraverso la quale giocò con la materia pittorica, accostando materiali diversi, creando visioni di straordinaria matericità.
Vicino alle più grandi figure intellettuali del suo tempo, come Jean Paulhan, Paul Éluard, Francis Ponge, René Char e André Malraux, Fautrier non smise mai di produrre opere impegnate e di notevole forza, come testimoniano le sue notevoli serie Hostages (1943-1945), Oggetti (1947-1948), Partigiani (1956).Nel 1960 riceve il premio di pittura alla Biennale di Venezia. Ricco di un’iconografia straordinariamente completa, questo primo catalogo ragionato dei dipinti di Fautrier elenca la tecnica, la provenienza, le esposizioni e la bibliografia di ciascuna delle opere. È inoltre arricchito da una biografia dettagliata, analisi tecniche, testi scientifici di riferimento, ma anche trascrizioni di interviste e trasmissioni d’epoca.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.