Descrizione
Primo pittore del re nel 1736 per soli pochi mesi prima della sua tragica morte, François Le Moyne ebbe una carriera tanto breve quanto prolifica. Insegnante di Charles-Joseph Natoire e François Boucher, e contemporaneo di Antoine Watteau e Jean-François de Troy, raggiunse l’apice della sua gloria con la sua Apoteosi di Ercole dipinta tra il 1732 e il 1736 sull’immenso soffitto del Salon d’Hercule, situato tra La Chapelle Royale e gli appartamenti reali del Castello di Versailles. Dopo così tanti anni trascorsi nell’oblio, Le Moyne è finalmente riconosciuto oggi come uno dei maggiori artisti del XVIII secolo, esercitando un’influenza fondamentale sulle generazioni successive.
Quasi 40 anni dopo la sua prima monografia dedicata al pittore, il professor Jean-Luc Bordeaux propone una rinnovata indagine sull’opera di François Le Moyne (1688-1737). Bordeaux analizza i contributi di Le Moyne al rococò francese, nonché aspetti meno noti della sua produzione artistica e della sua carriera. Con quasi 140 dipinti e 250 disegni, questo nuovo catalogo ragionato è un’edizione ampliata di quello pubblicato nel 1984, con aggiunte significative. Include anche un’appendice di circa 20 pagine che descrive una notevole quantità di opere di Le Moyne, oggi perdute ma attribuite a lui da famosi collezionisti dell’epoca ed esperti del XVIII secolo come Gersaint, Mariette, Paillet e Remy.
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