Descrizione
In occasione dei 250 anni dalla morte, un omaggio a Giambattista Tiepolo in chiave europea.Nel 2020 ricorrono i duecentocinquant’anni dalla morte di Giambattista Tiepolo e questo costituisce l’occasione per ricostruire con un impor-tante e originale progetto espositivo la vicenda di uno degli artisti più amati di tutti i tempi.
A Milano, una mostra dedicata all’artista non è stata mai fatta, nono-stante i profondi legami del genio veneziano con la città che è da consi-derare una delle grandi capitali europee del Settecento. Milano è stata la tappa iniziale dell’affermazione del pittore fuori della sua patria, prima che la sua fama di straordinario interprete della mitologia e della storia utilizzate per celebrare i committenti lo conducessero alle corti di Dresda, di Würzburg ed infine di Madrid, dove ha concluso la sua vita. A Milano Tiepolo ha realizzato in momenti diversi della sua maturità grandiosi cicli di affreschi, in buona parte giunti sino a noi. Se dei perduti affreschi di Palazzo Archinto (1730) rimane solo il ricordo in antiche fotografie e bozzetti preparatori, la magnificenza di Tiepolo risplende ancora nelle sale di Palazzo Casati poi Dugnani (1731) e soprattutto in quelle, di poco successive, di Palazzo Clerici (1740), dove si conserva uno dei più alti raggiungimenti del suo genio.Realizzata in occasione della straordinaria mostra celebrativa dedicata a Giambattista Tiepolo, la monografia si aprirà con tre focus sulle città dell’affermazione internazionale di Tiepolo, grazie alle vedute emble-matiche di Bellotto e Joli dedicate appunto a Milano, Dresda e Madrid. Anche Venezia, la città della sua formazione, avrà una centralità spe-ciale; verranno rievocati gli anni, meno indagati, della giovinezza di Tiepolo attraverso dipinti e disegni per proseguire con i grandi cicli di tele realizzati negli anni venti del Settecento, alla vigilia del suo trasfe-rimento a Milano; gli anni milanesi saranno rievocati con i disegni e i bozzetti dei cicli ad affresco, prova generale per il grande impegno di Tiepolo frescante a Würzburg, cantiere rievocato con disegni e bozzetti, mentre particolare attenzione sarà riservata all’attività di Tiepolo per la corte di Dresda. L’ultima tappa della vita di Giambattista è segnata dalla collaborazione sempre più stretta con i figli, che lo seguiranno a Madrid, per rimanervi dopo la sua morte.
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