Descrizione
Fin dall’ultimo scorcio dell’Ottocento il nome di Giovanni Antonio Dosio, è sempre apparso negli studi storico artistici ed architettonici, ma solo a partire dalla metà degli anni ’50 del Novecento si è cominciato ad esaminarne l’opera in maniera più approfondita. Di pari passo maturava gradualmente la consapevolezza di trovarsi dinanzi ad una delle figure più complesse ed interessanti del tardo manierismo italiano tra Cinque e Seicento. Il volume contribuisce in maniera innovativa a gettare nuova luce sul Dosio nella pluralità degli interessi che ne animavano il temperamento di assiduo artefice legato alla conoscenza delle antichità romane e, con esse, alla cultura antiquaria. Straordinario disegnatore che ci ha lasciato uno dei più ricchi e straordinari corpus grafici tutt’ora esistenti, ha saputo compendiare l’attenzione per l’antico con una propria visione della progettazione architettonica nelle diverse applicazioni sia laiche che religiose, realizzando opere significative che trovano definitiva consacrazione in questa pubblicazione. Il giusto equilibrio tra autori di chiara fama che hanno analizzato nel tempo la figura del Dosio e giovani studiosi che si sono affacciati più recentemente alle tematiche dosiane ha permesso di produrre un’opera editoriale che presenta numerose novità sul piano della ricerca, con non pochi elementi inediti, accanto a aggiornamenti di tutto rilievo di argomenti affrontati in precedenti saggi. Per la prima volta Dosio, in questo 2011 in cui si celebra il quarto centenario della morte, appare per quello che è stato veramente: una delle grandi personalità che hanno caratterizzato lo scenario artistico tra XVI e XVII secolo sull’asse Roma, Firenze e Napoli.
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