Descrizione
Nipote, allievo e continuatore di Giovanni Baratta (1670-1747), lo scultore carrarese Giovanni Antonio Cybei (1706-1784) diresse la storica bottega di famiglia per un quarantennio, completandone il processo di trasformazione, da industria del marmo ad accademia, avviato dal maestro. Le clientele dei Baratta, il complesso rapporto con i mercanti e la tardiva, per quanto ampia, affermazione nelle corti europee, definiscono il progressivo evolversi di una lunga e articolata attività, grazie alla quale opere realizzate a Carrara si diffusero nel Granducato di Toscana e nel Regno di Napoli, come in Russia, Polonia, Germania e Francia. Frutto di una ricerca ventennale, il volume completa le esperienze maturate nelle mostre organizzate nel 2021 per celebrare i duecentocinquant’anni dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, della quale Cybei fu Primario Direttore, ampliandone le prospettive e presentando per la prima volta un catalogo ragionato delle sue opere, significativamente accresciuto e riordinato. La figura dello scultore ne esce profondamente rivisitata, non più relegata ai margini di una stanca esperienza tardobarocca, ma al centro di quella stagione di rinnovamento del linguaggio in senso classicista che anticipò i più ampi mutamenti culturali di fine Settecento. In ideale (e metodologica) continuità con le opere di C.Giometti e F.Freddolini dedicate a Domenico Guidi (1625-1701) e Giovanni Baratta, punta ad offrire un’ampia panoramica di storia materiale e sociale della scultura, italiana ed europea.
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