Descrizione
Pittore, disegnatore, forse anche scultore, di certo impresario artistico su vasta scala, Girolamo Muziano è uno dei maggiori protagonisti della vita artistica romana nella seconda metà del Cinquecento e un cruciale anello di congiunzione di quest’ultima con la cultura lombardo-veneta. Dopo ottanta anni dall’unico studio esistente sul pittore, questo libro ne vuole finalmente ripercorrere la carriera, attraverso un’approfondita analisi storica e filologica dei suoi dipinti, delle committenze, delle relazioni con i principali protagonisti dell’ambiente culturale nella Roma della Controriforma. Il catalogo si snoda tra grandi cicli ad affresco, pale d’altare, disegni e incisioni, incrementato dalla riscoperta di opere sconosciute o ritenute disperse e con il supporto di un apparato documentario in larga parte inedito. Ne risulta accresciuto e reso più limpido il quadro della pittura romana di mezzo secolo, territorio d’indagine che si va delineando incisivamente soltanto negli ultimi tempi alla conoscenza del grande pubblico, ma anche in parte agli studi del settore. Con la pubblicazione di questo volume, la Ugo Bozzi editore, dopo la pluridecennale attività dedicata agli artisti del Sei e Settecento, inaugura una nuova stagione d’interesse per la produzione figurativa del Cinquecento, un secolo che diede vita ad innumerevoli rilevanti personalità, molte delle quali attendono ancora una esatta definizione ed un inquadramento nell’orizzonte artistico del periodo. L’uscita della monografia su Girolamo Muziano anticipa pertanto un più articolato ed esaustivo repertorio della pittura a Roma nel secondo Cinquecento, uno strumento indispensabile di consultazione e di ricerca ancora mancante, che la Ugo Bozzi editore ha in preparazione tra le sue prossime iniziative. Il volume su Muziano si avvale di una amplissima campagna fotografica, che presenta in massima parte per la prima volta i dipinti di questo artista a colori e dopo il restauro, affiancati da un ricco numero di straordinari disegni di paesaggio e di figura. Proprio per gli inizi della pittura di paesaggio italiana, Muziano svolgerà un ruolo importantissimo, introducendo a Roma il repertorio del grande paesismo veneto del Cinquecento, da Tiziano a Domenico Campagnola. Inoltre la sua produzione formerà un’intera generazione di pittori, non solo a Roma, ma in tutta l’Italia centrale – dalle Marche all’Umbria -, dando il via all’ultima stagione della Maniera, verso gli albori del naturalismo caravaggesco.
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