Descrizione
Giuseppe de Levis ha applicato la sua firma distintiva (tra il 1577 e il 1605) a un’intera gamma di fantastici manufatti in bronzo, manieristi, circa 45 in tutto. Si va da grandi campane da chiesa – alcune ancora in situ – e campane da tavolo in miniatura, a mortai, calamai, bruciaprofumi, battenti, alari, statuette e persino un busto. I figli ei nipoti di Giuseppe continuarono l’attività di famiglia fino al XVII secolo, firmando una serie simile di manufatti in stile primo barocco. Questo libro fornisce una sezione trasversale unica della produzione di una fonderia rinascimentale laboriosa e resiliente. Frequentemente iscrizioni e stemmi specificano la sua vasta clientela, dalle autorità civili e ecclesiastiche, alle corporazioni e confraternite (importantissime nella società dell’epoca), alla nobiltà, ai mercanti e ai collezionisti di intenditori. I bronzi della dinastia De Levis sono ora dispersi tra i musei in Europa, negli Stati Uniti e in Israele, e nelle collezioni di antichi maestri, in particolare quella del defunto Robert H. Smith, la cui fondazione ha acquistato nel 2002 l’accattivante Ewer dal Salomon de Rothschild Fondazione a Parigi per £276.000. Questo catalogo ragionato ben illustrato è importante sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista della diaspora ebraica nell’Italia rinascimentale.
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