Descrizione
La monografia indaga a tutto campo la poliedrica attività artistica di Giovan Battista Gaulli detto “Il Baciccio” (Genova 1639 – Roma 1709), pittore ligure ma romano di adozione. L’unica monografia esistente era infatti quella scritta nel lontano 1964 da Robert Enggass, che necessitava di un aggiornamento alla luce delle numerose acquisizioni documentarie e pittoriche degli ultimi decenni. L’autore ha curato numerosi studi sul barocco romano e sul Gaulli, tra cui le importanti mostre monografiche tenute presso il Palazzo Chigi di Ariccia nel 1999 e 2001. La pubblicazione, prevista per il dicembre 2009, celebra il tricentenario della morte del grande pittore. Giunto a Roma nel 1657, Baciccio fu accolto sotto l’ala protettrice del Bernini, che apprezzò il suo straordinario talento pittorico, favorendone la fortunata carriera culminante nella decorazione della Chiesa del Gesù, vero e proprio apice del barocco trionfante. Entrato nell’Accademia di San Luca nel 1662, ne fu Principe nel 1673, affermandosi con il Maratta quale massimo esponente della scuola romana, soprattutto nella pittura illusionistica, con influssi fino al pieno Settecento. Si cimentò in pitture di soggetto sacro e profano, fu esecutore di pale d’altare e prolifico decoratore, distinguendosi particolarmente come disegnatore ed eccellente ritrattista. Non a caso Ellis Waterhouse lo riteneva “probabily the best of the Italian portrait-painters who lived in Rome in the Seicento”. Il Gaulli riuscì a fondere la tradizione della grande pittura genovese, densa di riferimenti culturali fiamminghi per la viva presenza a Genova di Rubens e van Dyck, con l’influsso berniniano assorbito a Roma, in una personalissima elaborazione linguistica che anticipa molti aspetti dell’arte settecentesca. Il volume si compone di un ampio saggio introduttivo ricco di confronti con gli artisti contemporanei, un catalogo ragionato diviso per soggetto: ritratti, cicli decorativi, pale d’altare, pittura da quadreria, pittura da cavalletto. Segue una selezione dei dipinti respinti e un elenco di opere perdute o documentate.
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