Descrizione
La storia di questo Museo è di antica data come ha ricostruito con grande puntualità Pierluigi Leone de Castris, curatore di questo catalogo, le cui schede per ciascun opera sono state redatte da uno stuolo di storici dell’arte in funzione delle differenti tipologie delle collezioni e quindi delle singole specializzazioni.
Leone de Castris rilevando come l’origine del Museo possa farsi risalire al 1764, quando l’Abate Matteo Jacuzio raccolse un primo lapidario, ne ha sottolineato «l’eccezionalità nel contesto locale, la precocità e la natura tutta romana», dovuta alla frequentazione con il cardinale, studioso e collezionista, Stefano Borgia. Come quest’ultimo nel suo Museo di Velletri, Jacuzio «con l’esposizione congiunta di immagini cristiane e di idoli di altre religioni adorati nel territorio» esalta «oltre alla chiesa stessa l’antichità e la grandezza della sua abbazia».
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