Descrizione
Fra i retabli tardogotici presenti in Sardegna, quello di Tuili riveste, un ruolo particolare. È l’unico polittico del Maestro di Castelsardo giunto completo (perlomeno nelle parti pittoriche) fino ai giorni nostri. Quella del celebre ‘Maestro’ è una formula pittorica controversa, ampiamente documentata in Sardegna ma diffusa anche altrove, in Corsica e nella penisola iberica. I sardi sono rimasti “privilegiati eredi di tante preziose opere” ma altrettanto ignari di una vicenda storica che li mise in connessione – fra la seconda metà del Quattrocento e i primi tempi del secolo successivo – con le terre d’Aragona e la capitale di quel regno, Saragozza. Il saggio propone una nuova pista per lo studio del corpus del Maestro di Castelsardo, ripercorrendo la vicenda critica del Retablo di Tuili, ricostruendo la biografia del suo committente e indagandone a fondo i caratteri stilistici, ma partendo dal ‘contesto’ generale della cultura politica, sociale e materiale dell’epoca cui appartenne. Un’indagine storica a tutto tondo, in cui l’opera d’arte diventa “parte di una storia ‘più grande’, come uno dei tanti frutti di una società, di una politica, di una cultura allargata”.
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