Descrizione
La prima impressione è quella che conta, specialmente in una città come Milano. E in un edificio la prima impressione, dopo la facciata, è data da ciò che vediamo una volta che ne varchiamo la soglia: l’ingresso. Cosa si celerà dietro al severo portone in legno? Quali vite si intrecciano dietro la vetrata da cui scorgiamo solo ombre sfuggenti?
Poche convenzioni architettoniche sono così onnipresenti, e quindi così date per scontate, come la soglia. Non c’è dubbio che questi luoghi di mediazione per eccellenza si siano sviluppati in modo unico in Italia, e in nessuna città italiana mostrano una complessità formale, un’articolazione funzionale e un’elaborazione spaziale come a Milano, una città in cui il Novecento si è sviluppato con leggerezza ed eleganza.
Emblema di raffinatezza, di comfort e di decoro, spazio liminale di carattere scenico in cui si incontrano architettura, arte e design, questi ambienti sono un tripudio di ceramiche e marmi lucenti, tappeti rossi, eleganti bassorilievi, corrimano sinuosi, misteriose portinerie, vasti mosaici, maestose piante in vaso e cassette delle lettere simili a scrigni preziosi.
In questo tour fotografico senza precedenti, il curatore Karl Kolbitz varca la soglia di 144 tra i più suntuosi ingressi della città, che incantano per la loro varietà e il loro splendore novecentesco. Rimasti celati fino a oggi dietro facciate spesso austere, si rivelano magnifici esempi di modernismo italiano che mettono in comunicazione lo spazio pubblico e quello privato tramite composizioni dinamiche di forme e colori.
Il volume comprende edifici costruiti tra il 1920 e il 1970 e presenta le opere di alcuni tra i più celebri architetti e designer milanesi, tra cui Giovanni Muzio, Piero Portaluppi e Luigi Caccia Dominioni, oltre a spazi dal pedigree meno altisonante ma non per questo di minore impatto e interesse. Le immagini appositamente commissionate a Delfino Sisto Legnani, Paola Pansini e Matthew Billings catturano l’atmosfera degli ambienti con una sensibilità personale e uno stile in cui i singoli dettagli interagiscono con spazi architettonici più ampi.
I preziosi contributi editoriali di Penny Sparke, Fabrizio Ballabio, Lisa Hockemeyer, Daniel Sherer, Brian Kish e Grazia Signori guidano il lettore alla scoperta dei materiali e degli impianti utilizzati, nonché delle implicazioni storico-artistiche e sociali proprie di ogni ingresso. Per ogni ambiente presentato, il libro, a metà strada tra la guida architettonica alla città e il saggio di estetica, fornisce nome dell’architetto, data di costruzione e indirizzo preciso, e una mappa annotata di Milano ci permette di verificarne l’ubicazione complessiva in città.
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