Descrizione
Architetto e decoratore, Jacques Adnet (1900-1984) lavora dal 1920 con Maurice Dufrene, che seguirà, due anni dopo, al The Masters of Galeries Lafayette. è un uomo di funzionalismo e crea mobili di alta qualità, spesso senza alcuna decorazione. Il design chiaro, la logica, i materiali raffinati sono i tratti distintivi di una produzione che frequentemente esegue in collaborazione con il fratello gemello Jean.
Dal 1923, hanno esposto insieme ai principali Saloni e, alla Mostra delle Arti Decorative del 1925, presentano il loro stand sulla Esplanade des Invalides e un grande pezzo di arredamento nella hall dell ‘”Ambasciata”. Francese e altri mobili nel padiglione di La Maîtrise.
Nel 1928, Jean Adnet divenne direttore dei grandi magazzini Galeries Lafayette, un compito a cui ora dedica gran parte della sua attività. Jacques, nel frattempo, lasciò La Maîtrise e prese per più di trent’anni la direzione della compagnia d’arte francese che aveva fondato Süe e Mare nel 1919. Il tradizionalismo che prevale in questa impresa, sostituisce una tendenza più modernista, tour verso la produzione industriale. Raccolse intorno a sé una squadra di artisti che condivideva le sue preoccupazioni estetiche: pittori come Dufy, Léger, Pascin, Chagall; di ceramica; orafi; di dinandiers; e infine, decoratori, tra cui Francis Jourdain, Charlotte Perriand, René Gabriel, Alexandre Noll, Serge Mouille e Paul Jouve.
Negli anni Trenta, Jacques Adnet usa sempre più metallo e vetro. Produce sedili, comodini, tavolini a sezione quadrata o tubo a lama, tavoli bassi rivestiti con lastre di vetro, piccoli mobili interamente fatti di specchi argentati e avvitati su una cornice invisibile.
Dopo la seconda guerra mondiale, senza abbandonare il metallo, Adnet ritorna volentieri al legno per realizzare mobili dalle forme semplici, classiche, poco adornate, che a volte evocano lo stile della Restaurazione.
Esegue un gran numero di mobili, in particolare per l’hotel del signor Frank Jay Gould, per l’appartamento della signora Alice Cocéa, per l’ufficio del Presidente della Repubblica al Castello di Rambouillet (1947), per il L’appartamento privato del presidente Vincent Auriol all’Eliseo, per diversi piroscafi, tra cui Ferdinand-de-Lesseps (1952), Unesco (1958).
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