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Descrizione
Documenti scoperti di recente mostrano che Giambologna, il grande scultore alla corte dei Medici i cui bronzi deliziavano tutta l’Europa, realizzò sei grandi sculture da giardino per il re Enrico IV di Francia, altrimenti sostanzialmente sconosciute. Questo libro descrive il progetto del giardino e discute tre bronzi identificati come dal progetto, in particolare una Venere fino ad allora sconosciuta.Ferdinando I de ‘Medici, Granduca di Toscana, ha costruito il suo rapporto con la corona francese con numerosi doni diplomatici, tra cui la creazione di nuovi giardini a St-German-en-Laye progettati per Enrico IV dall’ingegnere e designer Tommaso Francini , che aveva progettato e realizzato i giardini Pratolino di Ferdinando e le sculture del Giambologna che li avrebbero adornati. Era negli anni 1597-1600 e preparatorio al matrimonio della nipote di Ferdinando Maria con Enrico IV nel 1600.Blanca Truyols descrive la natura dei bellissimi giardini di Enrico IV – nell’ultimo stile manierista, utilizzando una miriade di materiali (pietra, conchiglia, cristallo) e piante rare, gli stravaganti giochi d’acqua in cui Francini era uno specialista e una serie di statue. Inserisce questo importante giardino nel contesto e discute anche delle manovre diplomatiche tra i due stati.Alexander Rudigier esamina le opere superstiti del Giambologna associate ai giardini, tra cui una Venere finora sconosciuta quasi a grandezza naturale, l’unico bronzo a grandezza naturale del Giambologna mai riscoperto. Lo paragona al Mercury al Louvre e al Triton al Metropolitan Museum di New York, anch’essi originariamente per i giardini, nonché all’opera di Giambologna nel suo insieme. Ripercorre la carriera del fondatore tedesco della statua, Gerhard Meyer, operante a Firenze, che firmò la Venere. Questo porta ad un’importante discussione sulla tradizione della fusione e dell’ultimo lavoro di Giambologna in generale.Alexander Rudigier fornisce un’importante nuova rassegna della scultura della successiva carriera di Giambologna e identifica per la prima volta il suo uso di un effetto “imperfetto” o “incompiuto” e il suo ruolo cruciale nella sua arte.Lars Olof Larsson, autore della monografia standard sull’allievo del Giambologna Adraen de Vries, fornisce un contributo sulla nuova Venere. Bertrand Jestaz, il principale studioso di studi sul Rinascimento italiano in Francia, fornisce un’introduzione e una panoramica.
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