Descrizione
Questo libro esamina l’opera dello scultore più celebre, ma spesso trascurato, dell’epoca vittoriana, John Gibson. Utilizzando lettere, rilievi in gesso, marmi, disegni, quaderni e oggetti per presentare un resoconto completo del periodo trascorso da Gibson nella bottega di Canova, il più grande degli artisti neoclassici.Nato a Gyffin, vicino a Conway, nel Galles, John Gibson (1790–1866) si trasferì con la famiglia a Liverpool, dove si formò come ebanista e muratore. Lo storico e banchiere William Roscoe stuzzicò l’appetito di Gibson per la statuaria classica e gli fornì una borsa di studio e fondi per visitare Roma.Gibson arrivò in città nel 1817 ed entrò nella bottega dello scultore più eminente d’Europa: Antonio Canova. Ben presto acclamato a pieno titolo, Gibson rimase in città fino alla sua morte nel 1866. I contatti con artisti e mecenati durante il Grand Tour assicurarono legami duraturi con la Gran Bretagna, e questa pubblicazione mette in risalto le sculture di Gibson in collezioni come la National Portrait Gallery, la British Museo, Abbazia di Westminster, Parlamento e Collezione Reale.Gibson lasciò in eredità alla Royal Academy disegni, gessi e sculture, oltre a corrispondenze, conti e quaderni; alcuni riprodotti qui per la prima volta.
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