Descrizione
Il volume racconta come gli artisti di ogni epoca, da Glykon al Pollaiolo, dal Peruzzi al Giambologna, si siano misurati con le storie di Ercole e con le sperimentazioni che questo tema poteva aprire in pittura e scultura: Stefano Maderno (1571 ca.-1636) fu probabilmente uno dei più colti e creativi interpreti nel panorama della scultura italiana tra la fine del sec. XVI e il principio del secolo seguente. A Stefano Maderno e alla sua attività è infatti dedicato questo studio, che aspira ad essere una panoramica sull’arte e sul chiaro interesse del maestro per il soggetto erculeo, uno dei cardini iconografici della sua produzione. Le storie di Ercole diventano per Maderno l’occasione per confrontarsi con tecniche e modalità espressive nuove e ardite, alle quali dovette guardare lo stesso Gian Lorenzo Bernini. Nel volume viene dedicato ampio spazio alla produzione di sculture in terracotta, come quelle della ricca collezione Farsetti, interessanti ed autonomi oggetti d’arte richiesti dal collezionismo nel primo Seicento, nonché modelli per la successiva fusione in bronzo. Stefano Maderno (1571 ca.-1636) fu probabilmente uno dei più colti e creativi interpreti nel panorama della scultura italiana tra la fine del sec. XVI e il principio del secolo seguente.
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