Descrizione
Le sculture presentate in questo lavoro, creato in un periodo dagli anni ’20 agli anni ’50, fanno parte del linguaggio multiforme che ora federiamo sotto il termine generale “art deco”. Possono essere statue indipendenti destinate a decorare alcuni interni domestici o elementi di decorazioni architettoniche, come facciate, fontane o altri monumenti pubblici. Il lettore non iniziato può giudicare lo spettro stilistico eccessivamente ampio, se non eterogeneo. Fin dalla sua comparsa negli anni ’60, questa nozione di “Art Deco” ha, di fatto, sollevato la questione di ciò che comprende ed esclude.
Due campi continuano a scontrarsi con la definizione di questo termine applicato alla modernità ornamentale degli anni tra le due guerre. Entrambi, tuttavia, sono d’accordo per vedere un’inversione della sintassi precedentemente esistenti nelle belle arti, vocabolario neoclassico o neo-medievali trabeazioni infatti, colonne, contrafforti, doccioni, testate e architravi. Ma il consenso inciampa quando si tratta di determinare quale sia realmente l’identità dello stile. È la geometria esuberante dei salotti parigini dopo la prima guerra mondiale, con le sue travi, archi, raggi solari, astrazioni floreali, fontane, ninfe e cerve? O un “modernismo” più americano, intriso di jazz e macchinari,
Il dibattito si rivela in definitiva inutile, né le tendenze che arrivano per visitare uno stile che si potrebbe definire in modo più appropriato come un corpo di lavoro ampio ed eterogeneo, le caratteristiche contraddittorie appaiono proprio come il vero comune denominatore. Il termine porta in realtà insieme una varietà di stili decorativi puliti nel ventesimo secolo, le cui ispirazioni spaziano dal lontano passato alle più ipotetico futuro, la tomba di Tutankhamon nelle navicelle spaziali Buck Rogers. Per quanto riguarda il presente, si manifesta nel funzionalismo dei materiali prodotti in serie, che hanno suonato la campana a morto per l’architettura in pietra e in terracotta, così come avevano reso obsolete le arti applicate tradizionali. L’uomo moderno no
Tuttavia, dobbiamo ammettere che il termine “Art Deco” ha fatto molta strada da quando la sua genesi, e perché si rifiutano di creazioni che hanno combinato decenni di pubblicazioni e mostre? In una parola, in stile Art Deco è un pastiche di arte, uno striscione unificante che si riferisce ad una visione romanzata e nostalgico dei ruggenti anni Venti, scatenando immediata adesione tra i suoi seguaci o presso il grande pubblico.
Di tutti gli stili decorativi del ventesimo secolo, l’art deco è il più elaborato. Si è sviluppato nelle sue forme più pure, da un design tipicamente francese di lusso e raffinatezza, che spesso ha favorito negli anni ’20 i materiali esotici e preziosi. Questo studio approfondito mette in luce e colloca nel loro contesto storico le opere scolpite di questo movimento. Numerose illustrazioni illustrano qui la ricchezza delle produzioni del tempo e la notevole varietà di stili e forme che prenderanno i motivi scolpiti. Rendendo omaggio alla ricchezza formale e la diversità internazionale di Art Deco, Alastair Duncan sta lavorando per studiare questo argomento da tre angolazioni diverse: l’avanguardia del periodo tra le due guerre e le loro principali attori,
Completato da dettagliate biogapie dei principali artisti del movimento, questo libro sarà autorevole tra tutti gli amanti dell’Art Deco.
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