Descrizione
Barbizon, un piccolo villaggio ai margini della foresta di Fontainebleau, fiorirebbe nel XIX secolo un’arte essenzialmente nuova in Francia: il paesaggio. La prodigiosa ascesa del pleinairismo e il trionfo dell’impressionismo gettarono a lungo nell’ombra coloro che ne furono i suoi precursori. Sono i pittori di Barbizon, tuttavia, decisamente rivolti verso la natura e la realtà, che hanno definitivamente liberato il paesaggio da paralizzanti convenzioni accademiche e gli hanno dato un impulso senza precedenti nell’arte francese. Jean Bouret, scrittore e critico d’arte eminente, è autore di libri sul compreso Degas, Picasso, Toulouse-Lautrec o Henri Rousseau, in questo libro riccamente illustrato, si ripercorre la storia della Scuola di Barbizon di questo gruppo di pittori che, a lungo criticato per la loro audacia, finì per fare scuola. Basato sulle fonti, il lavoro di alcuni innovatori aborigeni, l’influenza della scuola romantica inglese e quella dei pittori paesaggisti olandesi del diciassettesimo secolo, l’autore racconta la vita e le lotte di questi “fuorilegge” Sincerità ferocemente amorevole Impostando i pittori nel contesto politico, sociale e artistico del loro tempo, fa il punto su ciò che ha reso l’originalità di questo grande movimento di rivolta e di liberazione. Evoca l’incanto della foresta di Fontainebleau, dove lavora Corot, Rousseau il “grande negato”, Diaz, Dupré, Daubigny, Barye, Millet “rivoluzionario”, Daumier, Courbet “socialista” … seguito poi Monet , Bazille, Sisley, Renoir, Cézanne, Seurat. infine, ricordando la posterità diretta e indiretta di Barbizon e le ripercussioni internazionali del suo “misticismo”, l’autore sottolinea l’importanza vitale di questo movimento nell’evoluzione dell’arte moderna. Un contributo importante alla storia dell’arte.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.