Descrizione
La vita di Malvasia di Marcantonio Raimondi include il catalogo critico di stampe di Malvasia di o dopo artisti bolognesi, da Giulio Bonasone a Giovan Battista Pasqualini. Grande conoscitore e appassionato collezionista di stampe, Malvasia riconosce l’intelligenza e la novità della vita di Marcantonio di Giorgio Vasari con la sua lista di stampe realizzate dall’incisore bolognese. Nel ripubblicare la vita di Vasari, Malvasia non solo aggiunge preziose nuove informazioni, ma completa anche la lista di Vasari catalogando tutte le stampe inosservate dal suo predecessore fiorentino. Consapevoli dell’interesse degli amatori e dei collezionisti nell’identificare vecchie e nuove stampe, stabilendo i loro stati e costruendo una collezione esaustiva, Malvasia intraprende il compito rivoluzionario di descrivere, uno per uno o per serie coerenti, l’intero corpus di stampe eseguite da o dopo maestri bolognesi per quanto poteva determinare. Descrive accuratamente i soggetti di queste opere, trascrive le loro iscrizioni, specifica le loro tecniche (incisione, incisione o xilografia), fornendo le loro misurazioni una volta a Bolognese. Nell’elenco delle opere di Bonasone, Carracci, Giovan Luigi Valesio, Guido Reni e Simone Cantarini, tra le altre, Malvasia commenta spesso le loro qualità tecniche ed estetiche, ricorrendo a una terminologia raffinata e complessa che rivela la sua profonda conoscenza della stampa. Nel suo saggio introduttivo, Naoko Takahatake spiega il significato storico della produzione innovativa di Malvasia del primo ampio catalogo stampato, gettando nuova luce sul contesto unico della stampa bolognese nei secoli XVI e XVII. Nei suoi appunti, Takahatake identifica oltre ottocento stampe menzionate da Malvasia, quasi tutte riprodotte a colori in un volume separato. Sottolineando l’importanza del catalogo critico di Malvasia per amatori e collezionisti, Carlo Alberto Girotto offre un’edizione critica delle annotazioni fatte dal teorico d’arte francese Roger de Piles alla sua copia della pittrice Felsina (ora nella biblioteca dell’Institut National d ‘ Histoire de l’Art, Parigi). Al termine della traduzione e note, Lorenzo Pericolo pubblica le sezioni di Malvasia Scritti originali (Ms. B16, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Bologna) relative a Bonasone. Sottolineando l’importanza del catalogo critico di Malvasia per amatori e collezionisti, Carlo Alberto Girotto offre un’edizione critica delle annotazioni fatte dal teorico d’arte francese Roger de Piles alla sua copia della pittrice Felsina (ora nella biblioteca dell’Institut National d ‘ Histoire de l’Art, Parigi). Al termine della traduzione e note, Lorenzo Pericolo pubblica le sezioni di Malvasia Scritti originali (Ms. B16, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Bologna) relative a Bonasone. Sottolineando l’importanza del catalogo critico di Malvasia per amatori e collezionisti, Carlo Alberto Girotto offre un’edizione critica delle annotazioni fatte dal teorico d’arte francese Roger de Piles alla sua copia della pittrice Felsina (ora nella biblioteca dell’Institut National d ‘ Histoire de l’Art, Parigi). Al termine della traduzione e note, Lorenzo Pericolo pubblica le sezioni di Malvasia Scritti originali (Ms. B16, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Bologna) relative a Bonasone.
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