Descrizione
Il primato della danza nell’Unione Sovietica
Questo libro di particolare bellezza è il risultato di una ricerca iniziata alla fine degli anni settanta e culminata nella pubblicazione a Mosca nel 2011 di «Al principio era il corpo», sugli esperimenti nel movimento negli anni venti dell’Unione Sovietica. Non solo danza e arti visive, ma rappresentazione di quell’epoca sospesa fra utopie comunitarie dell’inizio secolo e utopie collettivistiche comuniste nelle quali venne a confluire ambiguamente l’anti-utopia staliniana. Come si situa il corpo umano nudo o vestito, collettivo o individuale, visibile e trasparente, ma soprattutto in movimento al centro di queste diverse prospettive? Magnifiche immagini rappresentano il ruolo del movimento nella danza, nella ginnastica, nel lavoro e nella vita quotidiana e sono la rivelazione di un decennio cruciale e stupefacente della cultura russa che ha cominciato a riaffiorare soltanto in questi ultimi vent’anni.
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