Descrizione
Partendo dalla recente acquisizione di un dipinto di Lattanzio Gambara, la monografia illustra l’evoluzione stilistica di questo protagonista dell’arte del Cinquecento.Torna alla luce un dipinto che si credeva perduto e si riapre il discorso su uno dei protagonisti del Manierismo padano: Lattanzio Gambara, inventore capriccioso e capace di pensieri bizzarri, “il miglior pittore che sia in Brescia” secondo Giorgio Vasari.Un maestro notevolissimo e torrenziale, in grado di affrescare con temi sacri e profani chilometri quadrati di superficie muraria, senza cedere mai il passo alla stanchezza o a cali di qualità. La riscoperta del Compianto dipinto per la chiesa bresciana di San Bartolomeo, opera di grande eleganza formale, offre l’occasione di radunare un piccolo nucleo di tele con il medesimo soggetto e di seguire l’evoluzione delle scelte stilistiche di Lattanzio su un lungo arco di tempo. Si colgono così il suo costante aggiornamento sugli artisti e sui cantieri che hanno punteggiato aree diverse della Valpadana – tra Brescia e Cremona, Mantova e Parma, Verona e Venezia – in momenti di particolare fervore e di grandi sommovimenti e il clima di intensa seduzione che su di lui esercitò, soprattutto in questo nuovo dipinto, il fascino della sensiblerie correggesca
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