Descrizione
L’evangelista Giovanni e corrispondentemente l’autore dell’Apocalisse riconoscono nell’Uomo della croce il realizzarsi della profezia di Zaccaria 12,10: tutti «volgeranno lo sguardo a quell’uomo trafitto» (cfr. Gv 19,37); anzi, per lui «tutte le tribù della terra si battono il petto» (cfr. Ap 1,7).
In quell’uomo tutta la vicenda umana è ricapitolata (cfr. Ef 1,10) e, simultaneamente, si espone sulla breccia della «vita che vince la morte» (cfr. Exultet). La Pasqua come passaggio alla Vita è possibile per quell’Uomo della croce.
Il Museo Diocesano e l’Ufficio beni culturali hanno pensato di collocare a suggello dell’Anno della fede una suggestiva mostra abitata da sette crocifissi lignei del territorio diocesano. Si propone come intensissima esperienza di bellezza dove il dramma dell’umanità trafitta anela a ricomporsi e «rinascere dall’alto» (cfr. Gv 3,3). Sette immagini dell’Uomo della croce, scolpite prima e dopo Donatello e custodite dalla fede delle nostre comunità, la rendono possibile.
L’anniversario dell’Editto di Costantino (313-2013) è l’altra ricorrenza che, provocando un’ulteriore riflessione antropologica e teologica, induce a cogliere i risvolti esistenziali e le ricadute storico-culturali dell’Uomo della croce.
Il catalogo si offre come strumento che accompagna e sostiene questa esperienza di bellezza: essa permette lo sguardo su Gesù crocifisso dove «trova vera luce il mistero dell’uomo» (cfr. Gaudium et spes 22).
Sono grato al Museo Diocesano e all’Ufficio beni culturali per averla ideata e preparata con competenza e cura. Essa si colloca nel cammino di rinnovo dell’Iniziazione cristiana che la nostra Chiesa di Padova ha intrapreso per aprirsi alla “nuova Evangelizzazione”.
Auspico che ad ogni visitatore della mostra, ai gruppi e alle comunità che chiederanno di essere accompagnati nel percorso predisposto, sia possibile volgere lo sguardo all’Uomo della croce ed entrare nel suo orizzonte di Vita!
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.