Descrizione
Quinto Martini un grande maestro poco noto in Italia che si inerisce nella linea della grande tradizione figurativa della scultura classica. Nato a Seano da una numerosa famiglia contadina, ha legato la propria vita artistica a Firenze e alla Toscana, e attraverso le sue testimonianze artistiche di scultore, pittore e scrittore, ha animato vivacemente il dibattito culturale del XX secolo. Dalle sue parole circa la propria infanzia, affiorano un’attitudine e uno stile molto indipendenti e liberi: «Figlio di contadini, ho lavorato da ragazzetto la terra insieme coi miei e durante le ore di riposo, nei pomeriggi d’estate, all’ombra delle viti e degli alberi del campo, presto incominciai a impastar mota, cercando di ritrarre i corpi degli uomini che dormivano sdraiati sull’erba». Dal forte legame con il suo luogo di origine nasce la sua creatività: «Le mie sculture vogliono prima di tutto esprimere la semplice vitalità di questa terra.» Molti dei suoi personaggi sono reali, vivono intorno a lui e sono ripresi nelle loro attività quotidiane, nella loro spontaneità. La donazione da parte della signora Teresa B. Martini e del comune di Carmignano di cinque opere provenienti dal parco-museo di Seano (Alcea, Natura, Pioggia, Mendicante, Gallo), testimonia l’alta qualità e varietà dell’espressione creativa dell’artista e costituiranno una significativa integrazione alla collezione di scultura italiana del XX secolo dell’Ermitage.
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