Descrizione
Alcuni indizi suggeriscono che un Calvario in bronzo, derivante da invenzioni michelangiolesche, cere o terrecotte, giunse a Mantova nel 1582. All’epoca, la fama del grande artista, il “divino” Michelangelo, era più che mai viva e i riflessi del suo tormentato studio per un Golgota – Cristo tra i due ladroni, tutti e tre sulle croci – si inseguono tra Cinque e Seicento in un labirintico gioco di specchi (tra copie e derivazioni), a Mantova e in altre città.
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