Descrizione
Questo libro è il museo del mobile piemontese da metà Seicento a fine Settecento cioè del momento massimo dell’ebanisteria italiana.
Un impressionante panorama di oltre 1.000 bellissime immagini a colori permettono la visione ravvicinata dei mobili e di ogni rilevante particolare.
Il mobile piemontese barocco, neoclassico e ottocentesco, ha compiuto una vertiginosa ascesa nella valorizzazione da parte degli studiosi e nelle valutazioni del mercato mondiale. Le grandi aste hanno consacrato mobili e collezioni piemontesi ricercati nei massimi musei. Il primo volume è dedicato agli ebanisti più celebri, ad iniziare da Piffetti, il secondo volume alle opere
non attribuite, ma di significativa qualità. I mobili sono presentati per categorie: angoliere, armadi, cassettoni, credenze, inginocchiatoi, letti, librerie, scrivanie, sediame, specchiere, tavoli da muro, tavoli e tavolini e altri generi accessori, dal parafuoco al trespolo al cofanetto.
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