Descrizione
L’idea assai originale di dare vita ad una “raccolta moderna di dipinti e sculture” ha costituito il tratto distintivo del Museo Civico torinese, istituito nel 1863: è stata infatti Torino, al tempo capitale del Regno d’Italia, la prima municipalità italiana a dotarsi di una collezione di arte contemporanea. A restituire questa ambizione sono settanta opere della collezione dell’Ottocento della GAM, da alcuni anni non più visibile; approfondimenti e nuove indagini hanno permesso di mettere meglio a fuoco il confronto tra la nobile tradizione della pittura di figura e la novità delle ricerche sul paesaggio che improntò l’avvio della raccolta. Se la pittura di paesaggio sarà destinata a diventare centrale rispetto all’identità della collezione torinese – ed è sufficiente il nome di Antonio Fontanesi – a presentare inaspettati sviluppi è la pittura di figura che trova, soprattutto nella rappresentazione della figura femminile, il riflesso delle inquietudini che attraversavano la società di fine secolo.
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