Descrizione
Tra le testimonianze numismatiche, i dipinti, le sculture e le opere d’arte che costituiscono il cospicuo patrimonio che Nicola Bottacin raccolse a Trieste nella seconda metà dell’Ottocento per poi donarlo alla città di Padova nel 1865, di notevole interesse risulta la collezione di armi antiche. Alabarde, daghe, spade, pugnali erano parte dell’allestimento medievale di quello che veniva chiamato Castello del Cacciatore, edificio che faceva parte della Villa di Bottacin a San Giovanni in Guardiela.
A questo nucleo si aggiunse in epoca successiva la collezione di armi bianche e da fuoco, frutto di una serie di lasciti risalenti alla prima metà del Novecento di privati cittadini che identificavano questo istituto come quello più adatto a raccogliere e conservare quanto essi avevano individuato come degno di rimanere tra le civiche memorie.
Interessante dal punto di vista storico e delle tipologie produttive, l’armeria del museo Bottacin rappresenta anche una testimonianza dell’evolversi del gusto estetico nelle varie epoche: emerge infatti la consapevolezza che le armi in generale fossero segno di distinzione e di gusto raffinato per la foggia degli abiti e del portamento. Le tecniche di lavorazione, l’ornato, le sensibilità artistiche di artigiani, incisori e intagliatori, ne fanno molto spesso oggetti dal pregio notevole, tanto da mettere in secondo piano le loro precipue funzioni offensive e difensive.
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